Si terrà a Roma dal 2 al 4 aprile 2025 presso la Tenuta Presidenziale di Castelporziano il Convegno nazionale organizzato dal WWF dal titolo “Protected Areas & Conservation”. Il CESAB partecipa all'evento con un proprio spazio grafico rappresentativo delle attività di Citizen Science che il Centro ricerche ha organizzato nel corso degli ultimi anni per diffondere tra gli abitanti delle città la sensibilità nei confronti della tutela della biodiversità.
Il futuro delle persone sul Pianeta dipende strettamente dalla salute della natura.
Come indicato dalle Nazioni Unite nell’ambito della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), entro il 2030 dovremo conservare efficacemente almeno il 30% del Pianeta, sia a terra che a mare, oltre a restaurare habitat degradati e ridurre le pressioni umane sulla natura.
La sfida di creare nuove aree protette ecologicamente connesse e di gestirle in maniera efficace è quindi avviata e non può che passare dalla condivisione dei dati più avanzati sulla distribuzione della biodiversità e sulle modalità più efficaci per conservarla e restaurarla.
In questo contesto nasce il Convegno Nazionale “Protected Areas & Conservation”, con l’obiettivo di creare uno scambio di conoscenze e best practices sulla conservazione della biodiversità all’interno e all’esterno delle aree protette per contribuire a livello italiano agli obiettivi del Global Biodiversity Framework.
La prima edizione “Bridging the Gap and Beyond”, tenutasi a Caserta nel 2023, ha approfondito in particolar modo le basi per raggiungere il 30% di territorio protetto e come adeguare l’efficacia di gestione delle diverse aree protette.
La seconda edizione del convegno, dal titolo “Connect, Restore & Value Nature”, sarà ospitata nella prestigiosa location della Tenuta Presidenziale di Castelporziano, dal 1999 riconosciuta anche come Riserva Naturale Statale, grazie alla preziosa collaborazione con il Segretariato Generale della Presidenza della Repubblica, nello specifico con la Direzione della Tenuta.
Il focus di quest’anno sarà recuperare le motivazioni profonde che ci dovranno guidare nell’istituzione di nuove aree protette, ma anche nella loro connessione e restauro, sia ecologico che gestionale, riscoprendo il loro valore a beneficio della natura e delle persone.
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