Nell'allegato a fondo pagina i risultati mondiali
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COMUNICATO STAMPA FINALE CNC 2022
Cittadini scienziati in azione: questo è l'anno delle api nella City Nature Challenge
“Se le api morissero, avremmo solo 4 anni di vita” attribuita ad Einstein ma è solo una frase mitica modificata nel tempo in varie versioni, l’aspetto veritiero è che le api, sono responsabili di circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta e garantiscono circa il 35% della produzione globale di cibo.
Sono appunto le api e in particolare quelle appartenenti alla specie Apis mellifera (Ape europea), gli animali più fotografati dai cittadini scienziati, durante le giornate della City Nature Challenge 2022. Quest’anno la sfida internazionale sulla biodiversità ha coinvolto 445 città, di 44 Paesi a livello mondiale, più di 67.200 persone, che hanno raccolto più di 1.694.000 osservazioni, documentando più di 50.176 specie.
La competizione si è tenuta anche in Italia, in 14 città, connesse alla rete del “Cluster Biodiversità Italia”, con la partecipazione di diverse centinaia di persone: i cittadini italiani hanno realizzato più di 15.900 osservazioni, documentando più di 3.300 specie di flora e fauna selvatica marina e terrestre.
“Un risultato straordinario raggiunto grazie all’impegno dei cittadini scienziati e degli enti delle 14 città, aderenti all’iniziativa, - spiega Alessandra Flore, responsabile del dipartimento di Scienze naturali del Cesab (Centro ricerche in scienze ambientali e biotecnologie) e coordinatrice della challenge in Italia - coadiuvati dal supporto a livello locale dei gruppi di Wwf Italia, Wwf Young, Aigae, Afni e dei diversi partner locali. Risultati raggiunti grazie anche al contributo di chi ha partecipato dal resto del territorio italiano, aderendo al progetto del Network Nazionale Biodiversità (ISPRA/MiTE) “Biodiversità in posa”, presente sull'applicazione iNaturalist.
“Una menzione speciale va riconosciuta alla città di Milazzo e al suo ente, il MuMa – Museo del Mare, che per il secondo anno ha raggiunto il più alto numero di osservazioni (10,222), di specie identificate (1504) e di partecipanti, classificandosi tra le prime 10 città in Europa” – aggiunge Antonio Riontino, biologo ambientale e coordinatore della challenge in Italia.
Tutti i partecipanti riceveranno l’attestato di “Cittadino scienziato” e saranno conferiti i premi ai cittadini che si sono distinti o che hanno contribuito maggiormente a questo progetto di scienza partecipata.
Oltre all'ape europea, in ambiente terrestre, la specie vegetale più documentata è stata la Viperina piantaginea ( Echium plantagineum). La viperina piantaginea – spiega Flore - è una pianta presente in quasi tutto il territorio italiano, in particolare al centro-sud, che cresce su terreni incolti aridi e sabbiosi, in ambienti ruderali e lungo le strade. La sua notorietà e da ricercare nelle sue proprietà mediche e curative, infatti questa pianta veniva utilizzata dagli antichi, per curare il morso dei serpenti.
“Quest'anno le api sono state di particolare attenzione per il rilevamento dei volontari ed appassionati – continua Flore – vuole essere questo un segnale di rinascita e speranza post-pandemia. Le api sono alla base dell'impollinazione, della conservazione della biodiversità della flora e delle politiche rurali sostenibili. Sono piccole compagne della nostra vita, molte si trovano in città e l'impegno comune dovrebbe essere quello di tutelarle, essendo minacciate come altri impollinatori, soprattutto dall’eccessivo uso in agricoltura di pesticidi e fitofarmaci.
In ambiente marino tra le specie di flora e fauna più fotografate la Posidonia mediterranea ( Posidonia oceanica), e la Medusa luminosa ( Pelagia nocticula).
“La Posidonia oceanica – aggiunge Riontino – i cui resti popolano i nostri arenili, è spesso confusa per un’alga, o sporcizia, in realtà è una pianta acquatica endemica del Mar Mediterraneo che svolge un ruolo fondamentale e strutturale dell’ecosistema marino. Con le sue praterie sottomarine costituisce l’equivalente delle foreste sulle terre emerse, contribuendo alla fotosintesi, e ospitando tantissime altre specie vegetali e animali, offrendo loro riparo e cibo.
La sua presenza è un indicatore biologico di buono stato di salute dell’acqua, ed aiuta a preservare le nostre spiagge dall’erosione”.
“La medusa luminosa – commenta Riontino – è una piccola medusa che vive nel nostro Mar Mediterraneo, così chiamata perché quando viene sfiorata, rovesciata o mossa, o mossa dalle imbarcazioni emette dei flash di luce verdastri, molto belli e affascinanti soprattutto di notte”.
Diverse anche le specie marine e terrestri minacciate o a rischio che sono state notate tra cui: la Cernia bruna (Epinephelus marginatus), la Corvina ( Sciaena umbra), l’Ululone dal ventre giallo ( Bombina variegata) e il Coniglio selvatico europeo ( Oryctolagus cuniculus); tutti presenti nella lista rossa dell’IUCN ( International Union for Conservation of Nature).
“Le prime due specie sono pesci – commenta Riontino- che nuotano vicino al fondo e frequentano ambienti rocciosi, ricchi di cavità, dove potersi rifugiare. Mentre la cernia è un pesce curioso, ma prudente, la corvina tende a rintanarsi nel suo rifugio.”
“L’ululone dal ventre giallo – prosegue Flore - è un anfibio il cui nome deriva dal suo ventre di color giallo e dal tipico canto che emette durante il periodo riproduttivo, riproducendolo anche fino a 40 volte in un minuto. Questo anfibio è una specie protetta, in declino a causa dell’inquinamento delle zone umide, che costituiscono il suo habitat principale. La perdita del proprio habitat, rappresenta una minaccia anche per il coniglio selvatico europeo, pur essendo una specie alloctona.”
Nell'attività hanno partecipato le città di Bolzano (Museo di Storia Naturale del Trentino Alto Adige), Lecce (Wwf Salento), Manduria (Riserve naturali regionali orientate del litorale tarantino orientale), Catania (Ente Fauna Marina Mediterranea), Milazzo (MuMa - Museo del Mare), Città Metropolitana di Messina (AssoCea Messina Aps), Napoli (Città della Scienza), Area marina protetta di Punta Campanella, Area marina protetta Regno di Nettuno, Genova (Outdoor Portofino), Siena (Museo di Storia Naturale dell'Accademia dei Fisiocritici), Trieste (Wwf Trieste), Trento (Muse), Trinitapoli (Cea Casa di Ramsar).
Il WWF Italia, il WWF Young, l’Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche), e l’AFNI (l’Associazione Fotografi Naturalisti Italiani) con i loro gruppi locali, hanno contribuito a raccogliere dati della biodiversità. Le iniziative del Cluster Biodiversità Italia sono promosse e coordinate dal Cesab, Centro di ricerche in scienze ambientali e biotecnologie. La CNC ha il patrocinio del Ministero della Transizione Ecologica; Ispra (Istituto Per la Ricerca Ambientale) e Snpa (Sistema Nazionale Per l’Ambiente); Federparchi-Europarc; Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile); Marevivo; Wwf Italia e Wwf Young Italy; Aigae (Associazione Italiana Guide Ambientali Escursionistiche); Afni (Associazione Fotografi Naturalisti Italiani); Sima (Società Italiana Medicina Ambientale); "Posidonia Festival" Amp Isole Tremiti, Pianeta Azzurro, Università degli studi di Messina - Dipartimento di Scienze ChiBioFARAM (Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed Ambientali); Sima (Società Italiana Medici Ambientali).
Partner tecnici: Natusfera; Inaturalist; Nnb (Network Nazionale della Biodiversità); Ausf (Associazione Universitaria Scienze Forestali); Polyxena a.p.s.; Progetto Mediterranea; Marlin Tremiti. MediaPartner: SapereAmbiente; Con Magazine; Envi.info; Osservatorio Artico; DireGiovani.it; Triwù; RaiRadio3; Rainbow- Diversamente Radio TV; La Voce del Paese ed Erre.TV; Blue Horizon -Poli Radio; Rivista Eco; Green Planner; Udite Udite; Rai Radio3; Animal Café. Sponsor: ForPlay srl; Greensmile; Autoctonja.