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Nella sua decima edizione, la City Nature Challenge 2025, la più grande iniziativa di citizen science al mondo, ha coinvolto 669 città di 62 Paesi a livello mondiale, con la partecipazione di più di 102.945 persone che hanno raccolto 3.310.131 osservazioni e documentando più di 73.765 specie.
Il tarassaco comune (Taraxacum officinalis), meglio conosciuto come dente di leone, o soffione conquista il primato mondiale come specie più fotografata dai cittadini scienziati, registrando 9.567 osservazioni.
La città con più osservazioni è stata La Paz Bolivia con ben 148.865 osservazioni naturalistiche.
1) RISULTATI COLLETTIVI A LIVELLO MONDIALE:
- Osservazioni registrate: 3.310.131;
- Specie identificate: oltre 73.765, incluse più di 3.338 specie rare/in pericolo/minacciate;
- Osservatori: 102.945;
- Specie più osservate a livello globale: Dente di leone comune;
- Città con maggior numero di osservazioni: La Paz, Bolivia, con 148.865 osservazioni; Area metropolitana di San Antonio, Texas, USA, con 133.953 osservazioni e Cochabamba, Bolivia, con 109.423 osservazioni;
- Città con maggior numero di specie identificate: Cochabamba, Bolivia, con 7.134 specie documentate; Area metropolitana di San Antonio, Texas, USA, con 5.409 specie documentate; Hong Kong, Cina, con 5.033 specie documentate;
- Città con maggior numero di partecipanti: La Paz, Bolivia, con 3.321 partecipanti; Cochabamba, Bolivia, con 3.230 partecipanti; San Francisco, California, USA, con 2.866 partecipanti;
2) RISULTATI DELLE CITTA' ITALIANE E DEL CLUSTER BIODIVERSITA' ITALIA
Città italiane comprese le città del Cluster Biodiversità Italia:
56.169 osservazioni naturalistiche raccolte;
5.532 specie identificate;
3.300 partecipanti;
Città con più osservazioni Roma con ben 11.654 osservazioni naturalistiche; 2.075 specie identificate; 493 partecipanti.
Città del Cluster Biodiversità Italia:
25.226 osservazioni naturalistiche raccolte;
3.064 specie identificate;
686 partecipanti;
Città del cluster con più osservazioni Milazzo con ben 7.724 osservazioni naturalistiche; 1.409 specie identificate; 82 partecipanti.
In Italia, ben 21 tra città e territori, tra i quali 18 coordinati dal network “Cluster Biodiversità Italia”, hanno preso parte alla sfida internazionale amichevole di raccolta dati della biodiversità urbana, predisponendo un progetto dedicato sulla piattaforma iNaturalist. Molti altri cittadini hanno partecipato al censimento in forma autonoma su tutto il territorio nazionale. In Italia infatti l'evento ha coinvolto più di 3.300 persone che hanno raccolto oltre 56.129 osservazioni naturalistiche identificando ben 5.532 specie.
Nelle 18 città degli enti coordinati nella CNC 2025 dal Cluster Biodiversità Italia, giunto alla sua settima edizione consecutiva di adesione alla manifestazione, hanno partecipato di 686 cittadini scienziati che hanno realizzato più 25.226 osservazioni, documentando 3.064 specie di flora e fauna selvatica marina e terrestre.
Anche in questa edizione, le città aderenti al Cluster hanno raggiunto risultati eccellenti, grazie al grande impegno dei cittadini scienziati, dei coordinatori e soprattutto degli enti che hanno organizzato a livello locale eventi come escursioni in natura, attività di birdwatching, snorkeling e così via. Tali attività hanno permesso ai cittadini di raccogliere dati utili agli scienziati per comprendere la ricchezza della biodiversità presente nei contesti urbani ed extraurbani delle nostre città e il suo stato di salute. Gli organizzatori degli eventi hanno beneficiato anche del supporto a livello locale dei gruppi di WWF Italia, WWF Young, Marevivo, AIGAE, AFNI e dei diversi partner locali”.
Una menzione speciale va riconosciuta per l'impegno e i risultati ottenuti a tutte le città del Cluster, tra le quali si è distinta nuovamente la città siciliana di Milazzo, con il suo ente organizzatore, il MuMa – Museo del Mare Milazzo, che per il quarto anno ha raggiunto il più alto numero di osservazioni (7.724) e di specie identificate (1.409), classificandosi seconda in Italia dietro alla sola città di Roma.
Ogni partecipante riceverà l’attestato di “Cittadino scienziato” e saranno conferiti i premi ai volontari che si sono distinti o che hanno contribuito maggiormente a questo progetto di scienza partecipata.
Anche quest’anno a livello italiano, tra le specie più documentate, si riconferma la cetionella (Oxythyrea funesta) una specie che spesso si nota su fiori e piante. La cetionella è un coleottero, che durante il volo emette un ronzio simile a quello della mosca, ed è in grado di compiere rapidi cambi di direzione.
Un altro coleottero molto fotografato in questa edizione della CNC, è stata la coccinella arlecchino (Harmonia axyridis), i cui colori possono variare dal giallo, all’arancione, al rosso. Si tratta di una specie aliena di origine asiatica, ormai diffusa in Italia, che si nutre di afidi e cocciniglie, ed anche delle nostre coccinelle autoctone.
Tra le specie di flora terrestre maggiormente osservate, risulta anche quest’anno l’euforbia arborea (Euphorbia dendroides), arbusto tipico della macchia mediterranea. Una specie che forma veri e propri cuscini sferici che, nell’arco dell’anno, presentano un continuo mutamento cromatico, passando infatti dal colore verde in inverno, attraverso il giallo in primavera con l’apertura dei fiori ed infine in estate al rosso, dal momento che la pianta entra in riposo vegetativo e perde le foglie.
In ambiente marino tra le specie più fotografate incontriamo la Posidonia oceanica, che non è un'alga che crea sporcizia, ma una vera propria pianta marina endemica del Mar Mediterraneo, che oltre a proteggere le nostre spiagge dall’erosione è un buon indicatore dello stato di salute delle acque. Le praterie sottomarine che forma contribuiscono alla fotosintesi, e ospitano inoltre tantissime altre specie vegetali e animali, offrendo loro riparo e cibo.
Un esemplare curioso di granchio favollo (Eriphia verrucosa) è stato osservato a Milazzo, granchio tra i più robusti del Mar Mediterraneo; infatti, possiede una corporatura robusta e chele potenti. Questa specie ha l’abitudine dopo aver catturato la preda di ritirarsi in un groviglio di alghe, ed è possibile rintracciarla tra i fori delle rocce, poco sotto la linea di bassa marea, fino a 10 m di profondità.
Alcuni esemplari di delfini tursiopi (Tursiops truncatus) sono stati fotografati nelle acque dell'Isola di Ustica. Si tratta di un animale molto sociale, che vive in gruppi dai 2 ai 15 esemplari, che possono variare di numero, essendo abituati ad accogliere anche individui di altri gruppi. I tursiopi sono considerati predatori molto intelligenti, attivi sia di giorno che di notte, mettono in pratica diverse strategie di caccia.
Nella città di Ferrara, una delle specie più fotografate è stato il Trifoglio dei prati (Trifolium pratense), specie erbacea caratterizzata dalla presenza delle 3 foglioline da cui deriva appunto il nome Trifolium, che vive tipicamente nei nostri prati (per questo detto pratense).
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